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11 settembre 2024

Rafforzamento dei legami energetici: La Libia e l'Italia collaborano per importanti iniziative nel settore del petrolio e del gas

Rafforzamento dei legami energetici: La Libia e l'Italia collaborano per importanti iniziative nel settore del petrolio e del gas
L'economia libica dipende in larga misura dal settore petrolifero e del gas a monte, che detiene le maggiori riserve petrolifere accertate dell'Africa - oltre 48 miliardi di barili - e notevoli riserve di gas naturale. Per stabilizzare e aumentare i livelli di produzione attuali e futuri, il Paese sta avviando una dinamica pipeline di progetti che presenta nuove opportunità di investimento e partnership con gli operatori del settore.

La tavola rotonda Libia-Italia e la serata di networking VIP, che si terranno a Roma il 23 settembre, riuniranno i massimi dirigenti delle aziende energetiche libiche ed europee per una tavola rotonda sull'Oil & Gas, per discutere le attuali prospettive di esplorazione e sviluppo del Paese e per celebrare il legame tra Libia e Italia nel settore dell'upstream.

Ultimi sviluppi del settore

In collaborazione con i principali operatori del Paese, la National Oil Corporation (NOC) libica sta cercando di aumentare la capacità di produzione attraverso la riabilitazione e l'esplorazione di almeno 36 pozzi, effettuando lavori di manutenzione in campi chiave. Per promuovere nuove attività di esplorazione, la Libia si sta preparando a lanciare una tornata di licenze per il petrolio e il gas all'inizio del 2025, con l'obiettivo di ottenere concessioni nei bacini di Murzuq, Ghadames e Sirte. La NOC ha già ricevuto l'interesse di oltre 30 compagnie solo per le sue risorse marginali e ha identificato 45 progetti greenfield e brownfield che contribuiranno a raggiungere i suoi obiettivi di produzione.

Parallelamente, la Libia sta lanciando un'intensa attività di monetizzazione del gas per diversificare i ricavi del greggio, soddisfare la crescente domanda di gas e ridurre il flaring di routine. Sebbene sia spesso messo in ombra dal suo settore petrolifero dominante, il settore del gas naturale della Libia è sostanziale: detiene 53 trilioni di piedi cubi di riserve accertate e svolge un ruolo fondamentale nella fornitura di gas all'Europa. Nel maggio di quest'anno sono stati stanziati 1,23 miliardi di dollari per lo sviluppo del blocco NC-7 - gestito da un consorzio guidato dalla multinazionale italiana dell'energia Eni - con l'obiettivo di monetizzare 2,7 trilioni di piedi cubi di gas nel bacino di Ghadames. Nel frattempo, il Greenstream Pipeline libico trasporta il gas in Sicilia e sui mercati europei, con piani in corso per aumentare l'utilizzo della capacità del gasdotto fino al 25%. La Libia punta a incrementare ulteriormente le forniture di energia all'Europa grazie a un accordo di produzione di gas da 8 miliardi di dollari firmato tra Eni ela NOC libica per lo sviluppo di due giacimenti offshore - Structures A ed E - destinati a produrre 750 milioni di piedi cubi di gas al giorno entro il 2026.

Il ruolo dell'Italia nel settore upstream 

L'Italia svolge un ruolo importante nel settore petrolifero e del gas in Libia, sia come investitore che come mercato di esportazione. L'Eni, uno dei maggiori operatori stranieri nel Paese, ha una presenza di lunga data in Libia ed è coinvolta in importanti progetti lungo tutta la catena del valore del petrolio e del gas. La produzione di gas in Libia è in gran parte concentrata nei giacimenti offshore, tra cui i giacimenti di Bahr Essalam e Bouri, gestiti da Mellitah Oil & Gas - una joint venture tra Eni e la NOC - e nei giacimenti onshore del bacino della Sirte. Per far progredire la produzione e l'esportazione di gas in Libia, Mellitah Oil & Gas sta guidando lo sviluppo del Bouri Gas Utilization Project, un progetto sottomarino da un miliardo di dollari, che serve a catturare il gas associato da due piattaforme offshore nel giacimento di Bouri. Il gas sarà poi trasportato al complesso di Mellitah - un importante hub per la produzione, il trattamento e l'esportazione del gas - e consegnato ai mercati europei attraverso il gasdotto Greenstream, con inizio della produzione previsto per il 2026. I continui investimenti di Eni nei giacimenti onshore e offshore segnalano il suo impegno a lungo termine nell'industria petrolifera e del gas della Libia, nonché i forti legami energetici dell'Italia con la Libia e il potenziale per una maggiore cooperazione in futuro.

La tavola rotonda Libia-Italia e la serata di networking VIP si svolgeranno a Roma il 23 settembre, con un programma di mezza giornata che riunirà leader d'azienda e funzionari governativi libici e italiani. Se la vostra azienda è interessata a partecipare, contattate sales@energycapitalpower.com.

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