L'impennata degli investimenti energetici in Libia: 5 mosse diplomatiche per la crescita
ExxonMobil è tornata. L'Eni ha ripreso le trivellazioni offshore. Le aziende cinesi stanno progettando raffinerie da miliardi di dollari. Il settore energetico libico sta vivendo una rinascita guidata dalla diplomazia, grazie a una serie di partnership internazionali strategiche che stanno ridisegnando il panorama degli investimenti. Dopo anni di instabilità politica e di scarsi investimenti, le ricche riserve di idrocarburi del Paese - 48 miliardi di barili di petrolio accertati - stanno nuovamente attirando le compagnie energetiche globali. Le recenti iniziative diplomatiche con gli Stati Uniti, l'Italia, la Cina, la Turchia e il Regno Unito non solo stanno rafforzando la fiducia degli investitori, ma stanno anche creando nuove opportunità nei settori del petrolio, del gas, delle infrastrutture e dei progetti industriali.
Rinnovo delle relazioni con gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti hanno intensificato il loro impegno nei confronti della Libia, promuovendo l'unità politica, le riforme istituzionali e lo sviluppo economico - iniziative che hanno aumentato la fiducia degli investitori. Questo rinnovato sostegno ha facilitato il ritorno della ExxonMobil dopo un'assenza decennale: nell'agosto 2025 la società ha firmato un MOU con la National Oil Corporation (NOC) libica per condurre studi geologici e geofisici offshore. Anche altre aziende statunitensi si stanno espandendo sul mercato: Chevron sta esplorando un potenziale rientro, ConocoPhillips sta studiando partnership con Waha Oil per aumentare la produzione di petrolio e gas e Weatherford ha ripreso i servizi petroliferi all'inizio di quest'anno.
Approfondimento della cooperazione con l'Italia
All'inizio di questo mese, la major petrolifera italiana Eni ha ripreso le perforazioni di esplorazione offshore a nord-ovest della Libia, riavviando le attività che erano state sospese nel 2020 a causa della pandemia. Questo fa parte di un più ampio investimento di 8 miliardi di dollari dell'Eni nel Paese, mirato a progetti di sviluppo sia on che offshore, con particolare attenzione all'espansione della produzione di gas nei giacimenti di Bouri e Bahr Essalam. Nel settembre 2025, il Ministero degli Esteri libico e l'Ambasciatore italiano hanno discusso il rafforzamento della cooperazione in materia di formazione, capacity building e competenze tecniche in diversi settori. Nello stesso mese, il Fondo libico per lo sviluppo e la ricostruzione ha firmato diversi memorandum d'intesa con l'azienda italiana GKSD che riguardano progetti sanitari, infrastrutturali, di energia pulita e ambientali.
Partnership in crescita con la Cina
La Libia ha elevato le sue relazioni con la Cina a partnership strategica nel 2024, concentrandosi su commercio, investimenti, industrializzazione e modernizzazione agricola. La Cina ha inoltre semplificato le procedure di rilascio dei visti per i libici tramite la presentazione di domande online. Questi passi diplomatici stanno sbloccando importanti investimenti cinesi nel Paese, tra cui una raffineria da 10 miliardi di dollari a Tobruk, l'aggiornamento di porti e aeroporti e un corridoio ferroviario che collega la Libia all'Egitto e al Ciad. I funzionari libici stanno incoraggiando attivamente le imprese cinesi a investire in zone industriali e iniziative di trasferimento tecnologico.
Riposizionamento strategico della Turchia
La Turchia sta approfondendo il suo impegno in Libia, segnalando un più ampio riposizionamento strategico. Nell'ottobre 2025, la Turchia e la Libia hanno firmato due MOU per incrementare il commercio bilaterale, migliorare la cooperazione doganale e logistica e sostenere gli appaltatori turchi in Libia. Sono inoltre in corso negoziati per un accordo di libero scambio e per un accordo per evitare la doppia imposizione fiscale, e i funzionari libici descrivono la Turchia come un "partner strategico a lungo termine".
Il ritorno del Regno Unito all'esplorazione
Il Regno Unito sta perfezionando il suo approccio alla Libia, ponendo maggiore enfasi sulla cooperazione economica. All'inizio di quest'anno, la Libyan Investment Authority ha incontrato l'ambasciatore britannico per discutere di potenziali collaborazioni e opportunità di investimento. L'ambasciatore britannico ha ribadito l'impegno del Regno Unito a sostenere la stabilità e l'unità della Libia, esprimendo ottimismo sui progressi del Paese verso la pace e lo sviluppo. Questi rinnovati sforzi diplomatici hanno aperto la porta al ritorno delle aziende britanniche dopo anni di instabilità: nel luglio 2025, Bp e Shell hanno firmato dei memorandum d'intesa con la NOC per esplorare e sviluppare giacimenti di petrolio e gas.
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