La società di trivellazione libica Challenger si impegna a sostenere la rinascita energetica della Libia
Il vice direttore generale Helmy Tatanaki ha parlato con Energy Capital & Power, affrontando temi cruciali come l'ambizioso obiettivo libico di due milioni di barili al giorno, le strategie di innovazione e la reintegrazione degli investitori stranieri nel mercato libico.
In che modo Challenger contribuisce all'obiettivo del governo di produrre due milioni di barili al giorno e che ruolo avrà la tecnologia, in particolare l'innovazione sostenibile?
In quanto azienda privata a conduzione familiare, Challenger è ben posizionata per sostenere l'espansione della capacità produttiva libica. Stiamo incrementando i nostri servizi acquisendo altri impianti di perforazione e ampliando la gamma dei servizi petroliferi del nostro portafoglio, per soddisfare la crescente domanda.
La nostra attenzione all'innovazione sostenibile comprende la collaborazione con una delle cinque principali compagnie petrolifere mondiali per reintrodurre i loro servizi in Libia. Oltre alla trivellazione, stiamo affrontando le carenze di vari servizi petroliferi, investendo nella formazione dei libici e integrando le competenze straniere. Questo approccio garantisce non solo il progresso tecnologico, ma contribuisce anche alla crescita economica della Libia.
Qual è il suo messaggio ai potenziali investitori che stanno considerando la Libia?
La Libia è su una traiettoria positiva in termini di quadri normativi, sicurezza e rimpatrio dei fondi. Stiamo collaborando attivamente con aziende internazionali riconosciute per localizzare servizi e prodotti petroliferi, utilizzando risorse libiche e tecnologie straniere. Questa collaborazione strategica mira a promuovere la sostenibilità economica e la crescita in Libia.
Gli investitori dovrebbero riconoscere che la Libia è un mercato sicuro e in evoluzione, che offre notevoli opportunità di investimento e sviluppo commerciale.