La Libia punta su investimenti esteri e riforme per colmare un gap infrastrutturale di 37 miliardi di dollari
Secondo la Banca africana di sviluppo, la Libia deve far fronte a un deficit annuale di finanziamento delle infrastrutture pari a 37,2 miliardi di dollari - circa l'85,8% del PIL - necessario per modernizzare i sistemi energetici, idrici e di trasporto entro il 2030. Colmare questo deficit è fondamentale non solo per la ripresa economica, ma anche per stabilizzare le finanze pubbliche, creare posti di lavoro e consentire al Paese di sfruttare le proprie risorse naturali per una crescita a lungo termine in linea con l'Agenda 2063 dell'Unione Africana.
Liberare il potenziale di idrocarburi
Sede delle più grandi riserve petrolifere accertate dell'Africa, il settore degli idrocarburi della Libia è fondamentale per la rinascita economica del Paese. Tuttavia, l'invecchiamento dei giacimenti, i bacini sottosviluppati e le infrastrutture obsolete limitano la produzione. Secondo le stime attuali, sono necessari investimenti per 3-4 miliardi di dollari per aumentare la produzione a 1,6 milioni di barili al giorno, con un obiettivo a lungo termine di due milioni di barili al giorno entro tre anni.
Gli investimenti riguarderebbero oleodotti, strutture di stoccaggio e raffinerie come quella di Zawiya, aumentando l'efficienza, espandendo la capacità di esportazione e generando entrate che potrebbero finanziare progetti infrastrutturali più ampi. Sistemi elettrici e idrici affidabili a supporto delle operazioni petrolifere rafforzerebbero inoltre la resilienza del settore. Senza questi investimenti, la Libia rischia di lasciare inutilizzato il suo potenziale petrolifero, perdendo un'opportunità cruciale per stabilizzare le finanze pubbliche e garantire la sua posizione di fornitore regionale di energia. Per i partner internazionali, il sostegno al settore petrolifero libico offre sia un ritorno commerciale che una leva strategica per migliorare la sicurezza energetica regionale.
Sviluppare un'energia resiliente al clima
La strategia energetica della Libia va oltre gli idrocarburi. Con 3.200 ore di sole all'anno, un'elevata irradiazione solare e un forte potenziale eolico, il Paese è ben posizionato per incrementare le energie rinnovabili. L'espansione dei progetti solari ed eolici diversifica il mix energetico, riduce i rischi operativi e allinea la Libia agli impegni climatici globali.
Diversi progetti sono già in corso: Il primo impianto solare libico da 1 MW a Kufra, sviluppato da Infinity con Al-Jouf Free Zone, è stato messo in funzione nel luglio 2025. Il progetto solare Sadada da 500 MW di TotalEnergies, in collaborazione con la General Electricity Company e l'Autorità per le energie rinnovabili, dovrebbe entrare in funzione entro il quarto trimestre del 2025. Queste iniziative segnano i primi passi verso il raggiungimento dell'obiettivo libico di 4 GW rinnovabili entro il 2035, segnalando un sistema energetico più resiliente e sostenibile.
Attirare gli investimenti attraverso la riforma
Riconoscendo che il finanziamento delle infrastrutture non può basarsi esclusivamente sui proventi del petrolio, la Libia ha introdotto riforme per attrarre e diversificare gli investimenti stranieri. Il decreto n. 944 consente una partecipazione straniera fino al 100% nel settore del petrolio e del gas e offre incentivi fiscali, tra cui una vacanza di cinque anni e un'aliquota d'imposta sulle società del 10%. La legge sui partenariati pubblico-privati del 2024 fornisce un quadro giuridico chiaro per le joint venture nei progetti energetici, idrici e di trasporto.
Queste riforme stanno già generando slancio. La major italiana dell'energia Eni ha impegnato oltre 8 miliardi di euro in progetti libici, mentre altri investitori globali stanno esplorando partnership nel settore degli idrocarburi e delle energie rinnovabili. Trasformando la Libia da un mercato ad alto rischio in una valida destinazione per gli investimenti, queste misure stanno accelerando la modernizzazione delle infrastrutture energetiche, la ripresa economica e l'integrazione nei mercati energetici regionali.
Il Libya Energy & Economic Summit, in programma dal 24 al 26 gennaio 2026 a Tripoli, fungerà da punto di riferimento per questi sviluppi. Con la convergenza di riforme politiche, capitali privati e iniziative rinnovabili, il vertice dovrebbe catalizzare ulteriori investimenti internazionali, colmando il divario infrastrutturale della Libia e liberando il suo potenziale economico. La spesa strategica per gli idrocarburi, combinata con progetti energetici intelligenti dal punto di vista climatico e riforme favorevoli agli investitori, potrebbe finalmente realizzare l'ampio potenziale economico della Libia, posizionandola come hub energetico regionale chiave.

