Tra i principali sviluppi evidenziati, il recente progetto di esplorazione onshore di TotalEnergies e le promettenti opportunità di esplorazione nei bacini di Sirte e Murzuq.

"Con il 40% delle riserve africane, la Libia rimane in gran parte non sfruttata", ha dichiarato Julien Pouget, vicepresidente senior per il Medio Oriente e il Nord Africa di TotalEnergies. Pouget ha condiviso i piani di TotalEnergies per il 2025, tra cui il completamento di un progetto di esplorazione onshore e nuove esplorazioni nei giacimenti di Waha e Sharara. "Ci aspettiamo i risultati la prossima settimana", ha aggiunto.

Luca Vignati, Direttore Upstream di Eni, ha ribadito l'ottimismo per il potenziale della Libia e ha illustrato le iniziative di investimento in corso nel Paese. "Stiamo lanciando tre giochi di esplorazione: offshore poco profondo, profondo e ultra-profondo. Nessun altro Paese offre tali opportunità", ha dichiarato Vignati. Ha inoltre sottolineato gli investimenti della società in progetti per il gas, tra cui oltre 10 miliardi di dollari per il gasdotto Greenstream e un impianto di cattura e stoccaggio di CO2 a Mellitah.

Repsol ha ribadito il proprio impegno nel portare avanti l'esplorazione in Libia, concentrandosi sul superamento delle sfide del settore e sul raggiungimento di importanti traguardi produttivi.

"Negli ultimi dieci anni, la Libia ha compiuto sforzi notevoli per combattere il declino dei giacimenti naturali e incoraggiare l'esplorazione", ha dichiarato Francisco Gea, Executive Managing Director, Exploration & Production di Repsol. "Abbiamo raggiunto i 340.000 barili al giorno. L'obiettivo dei due milioni è a portata di mano e, in quanto compagnie internazionali, abbiamo la responsabilità di portare capacità e tecnologia".

"L'innovazione è fondamentale per massimizzare la produzione e accelerare l'esplorazione. Impiegando soluzioni all'avanguardia, Nabors è in grado di migliorare l'efficienza, ridurre i costi e garantire operazioni più sicure", ha aggiunto Travis Purvis, vicepresidente senior delle operazioni di perforazione globali di Nabors.

Bashir Garea, consigliere tecnico del presidente della NOC, ha sottolineato l'immenso potenziale di petrolio e gas del Paese. "Abbiamo 48 miliardi di barili di petrolio scoperti ma non sfruttati, con un potenziale totale stimato in 90 miliardi di barili, soprattutto offshore", ha dichiarato. Ha anche sottolineato le notevoli riserve di gas della Libia, affermando: "La Libia ha 122 trilioni di piedi cubi di gas ancora da sviluppare. Per sbloccare questo potenziale, abbiamo bisogno di più investitori e di nuove tecnologie, in particolare per la rivitalizzazione dei siti industriali".

"La nostra strategia abbraccia l'intera catena del valore. Il rafforzamento delle infrastrutture è essenziale per massimizzare la produzione e l'efficienza", ha dichiarato Abdulmonem Betikh, Direttore del Dipartimento Esplorazione della NOC.

Inoltre, Berislav Gaso, membro del Consiglio di amministrazione e vicepresidente esecutivo per l'energia di OMV, ha segnalato la forte intenzione delle imprese straniere di investire nel settore petrolifero e del gas della Libia. "OMV sta sfruttando molte delle capacità operative locali presenti nel Paese. Quando ci procuriamo gli impianti di perforazione insieme, trivelliamo insieme e vogliamo continuare su questo livello di cooperazione", ha aggiunto.

NJ Ayuk, presidente esecutivo della Camera dell'energia africana e moderatore della sessione, ha sottolineato come la Libia sia una destinazione privilegiata per gli investimenti esteri: "La Libia è al culmine di una nuova era energetica. È il momento di investimenti coraggiosi e partnership strategiche".